Non dimentichiamoci di restare umani. Che intendo dire?
Che la Vita non è poi una cosi facile giostra sulla quale salire, e una volta saliti non è altrettanto facile rimanerci.

Che la Vita non è poi una cosi facile giostra sulla quale salire, e una volta saliti non è altrettanto facile rimanerci.

Per esperienza personale, credo che bisogna sempre sforzarsi di restare umani.
Non ha importanza se siete davanti a un cliente che fattura tre milioni di euro all’anno o al contrario, è indietro con le bollette della luce nel suo negozio; bisogna ricordarsi che nel lavoro più che mai, ancor di più che nei rapporti sociali, bisogna restare umani.
Non siate delle macchine insensibili o troppo accomodanti, traete dalla vita che vivete il giusto modo di porvi all’interno delle dinamiche lavorative e traete dalle situazioni lavorative un insegnamento per relazionarvi nei rapporti quotidiani.
Mi è capitato di vedere gente davvero competente, incapace di saper provare empatia e solidarietà per un cliente, o semplicemente saper ridere ad una battuta – o peggio – non dimostrare alcun “tenerci” all’umanità dell’altro. Sei una mosca che mi ronza troppo attorno. Ti schiaccio. Rapido e semplice.
Sì, e l’umanità dov’è?

Doverosa una precisazione: con questa riflessione in questa domenica pre-natalizia, parto dal presupposto che uno voglia tenerci a essere una persona migliore.
Insomma se poi si vuol rimanere nella propria mediocrità pari a quella di una protoscimmia fatti vostri ovviamente.

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